VanniGio/ Febbraio 17, 2015/ Pensieri/ 1 comments

C’è un sacco di gente che si sta affannando a parlarne male e a rammaricarsi della subalterna condizione della donna rappresentata nel romanzo. Io ho letto il libro e vi dico la mia.
Quando iniziamo a leggere il libro o decidiamo di andare al cinema a vedere il film sappiamo esattamente a cosa ci apprestiamo ad assistere: un romanzo erotico.
Non ho una sufficiente cultura della letteratura erotica, se si escludono i fumetti porno di quando ero ragazzo, per cui non so dire se sia un bel romanzo erotico. Erotico però lo è.
Quando ci lanciamo nell’avventura, magari un po’ di nascosto dal nostro partner, dai nostri figli o dai nostri colleghi, sappiamo anche il tipo di relazione erotica di cui si narra. Ce ne hanno parlato o abbiamo letto qualche recensione. Sappiamo perfettamente che 50 Sfumature di grigio non è una storia d’amore qualsiasi, ma quella di un uomo che ha inclinazioni sessuali particolari alle quali una donna, per amore e non solo, accondiscende. Si parla di dominazione e sottomissione, di parole “safe” (chi non sa cosa sono si informi perché oggi non si può più vivere nell’ignoranza), di pratiche sado-maso, di soldi, di sesso, di stanze rosse e strumenti erotici e, in sottofondo anche di amore. Non proprio quello di “Harmony” ma sempre amore è.image
Chi ce ne ha parlato non l’ha fatto in maniera positiva, stessa cosa ha fatto chi ne ha scritto. I più lo definiscono, superficiale, ripetitivo, antifemminista, volgare, finanche pericoloso. Noi però, ugualmente, decidiamo di leggerlo o andare a vedere il film.
Perché lo facciamo se tutti ci dicono di non farlo?
Sicuramente per sospetto verso chi ci consiglia di non farlo e in realtà lo ha fatto, ma soprattutto, ammettiamolo, lo facciamo perché siamo curiosi e anche un po’ maliziosi. Vogliamo conoscere i particolari scabrosi, vogliamo sbirciare in quel mondo di erotismo estremo, vogliamo essere il voyeur che guarda dal buco della serratura. Dobbiamo sapere quanto le pratiche sessuali dei due protagonisti risultino eccitanti. Abbiamo l’obbligo di verificare se quelle pratiche saranno replicabili fra le pareti domestiche, magari quando i bambini sono dai nonni, oppure dovranno rimanere per sempre fra le tante fantasie che non troveranno mai sfogo.
Leggendo il libro o andando al cinema noi uomini speriamo di scoprire una certa somiglianza con Christian Grey, se non nel saldo del conto corrente, almeno nel fascino tenebroso e misterioso. Le donne invece si vogliono immaginare, e non lo confesseranno mai, Anastasia Steel, se non nel perfetto fondoschiena almeno nella sua innocente e provocante malizia capace di far impazzire uno che ti porta a cena in l’elicottero, e suona il pianoforte di notte mezzo nudo con i pettorali scolpiti al vento.
Insomma chi leggerà o vedrà al cinema “50 sfumature di grigio”, potrà lamentarsi della inverosimiltà della storia, della mancanza di dettagli veramente piccanti, della ripetitività di alcuni passaggi, o di quel buco della serratura troppo piccolo per vedere realmente qualcosa ma non venitemi a dire che è stupido, antifemminista o leggero perché non avete comprato il libro o il biglietto al cinema per saziare la vostra sete di cultura.

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1 Comment

  1. Finalmente qualcuno che esprime in maniera precisa e diretta il mio pensiero. Grazie!

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