VanniGio/ Marzo 1, 2015/ Pensieri/ 4 comments

alice_008Stamani aprendo un cassetto della cucina è successo quello che inevitabilmente e ciclicamente mi succede almeno due volte l’anno. L’evento paragonabile ad un sisma di magnitudo 5 ha la stessa preparazione della scossa sismica. Si predispone nel tempo, mediamente nei cinque o sei mesi precedenti. L’accumulo di energia cinetica si verifica ogni volta che apro un cassetto o un armadietto della cucina. Poi una mattina all’improvviso senza segnali premonitori, solitamente un sabato mattina, l’energia accumulata  viene rilasciata istantanemaente, tutta insieme, in ondate concentriche con  fragore di parolacce e sbattimento di cassetti. In quella fase di movimenti sussultori ed ondulatori mi inimico tutti i componenti della famiglia a partire dalla colpevole, la moglie, a finire alla sicuramente incolpevole canina di casa, la quale non capisce perchè stia prendendo a calci il sacchetto dei suoi croccantini.

Passato il sisma inizio la lenta ricostruzione di tutto ciò che l’evento sismico ha buttato in giro per casa. Quando inizia questa fase, più ragionata, scopro cose interessanti. Un mondo inesplorato ed incomprensibile per la mente maschile prende vita. L’uomo che si addentra nel fantastico mondo dei cassetti gestiti dalle donne è come Alice nel paese delle meraviglie, in quel luogo la fantasia prende il sopravvento e la realtà è distorta. Quello è il luogo della negazione totale della razionalità.

Come il cappellaio matto o il coniglio bianco o la regina di cuori nel racconto di Carrol dai cassetti saltano fuori tre pacchi di farina 00 aperti contemporaneamente. Quindici dico quindici scatole fra tisane, tè e camomille. Due sacchetti di farro scaduto. Alimento mai usato nella nostra famiglia da generazioni, anzi mai usato proprio perchè credo siano in dieci nel mondo che mangiano il farro convintamente e non per moda. Due confezioni di cous cous scaduto da questa estate, forse tenute lì a dimostrazione della nostra simpatia per l’Islam nel caso ce ne fosse bisogno. Meglio essere prudenti di questi tempi. Poi dodici uova scadenti il 4/3 intonse mentre quelle scadenti il 16/3 quasi finite. Ancora, pasta sufficiente a sfamare le nostre truppe impegnate in missioni di peacekeeping all’estero (che la colpevole abbia una tresca con uno della Barilla?). E ancora circa 7 kg di sale fra grosso e fine, che danno un senso all’affluenza di caprioli sotto le mie finestre pur abitando nel centro del paese. Chiudo solo per brevità di racconto con tre rotoli di cuki e due di carta da forno a diversi stadi di consumo.

Questa attività ha qualcosa di esistenzale, rappresenta, almeno per me, una sorta di pratica meditativa. Mentre rimetto in ordine con razionalità, e butto quello che non può piu servire o anche solo abbia pochissime possibilità di servire, rifletto, medito, pondero sul grande mistero della vita. Mi interrogo sull’imperscrutabilità del disegno Divino nel generare un essere, la donna, così distante dalla logica. Chiaramente nessuna risposta alle mie domande esistenziali, se non la considerazione che siamo attratti da ciò che non comprendiamo. Arrivederci al prossimo terremoto.

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4 Comments

  1. Non generalizzerei sul genere femminile nella gestione della casa e della dispensa… 🙂 ma condivido la spesso latente logica nelle azioni della donna… Ma non sarà proprio questo ad affascinare l’uomo? 🙂

    1. è la conclusione a cui sono arrivato. Quindi annoiata prima di arrivare in fondo ?

      1. No… Divertita direi..

      2. … E ho solo fatto l’eco alla tua conclusione…

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