Teoria evolutiva applicata alla crisi economica. (la crisi non esiste, siano noi inadeguati)

Teoria evolutiva applicata alla crisi economica. (la crisi non esiste, siano noi inadeguati)

Jens Weidmann numero uno della Bundesbank nei giorni scorsi ha fatto una dichiarazione importante, che è passata quasi inosservata ai più. Il banchiere ha sostenuto che saranno necessari almeno altri dieci anni per uscire dalla crisi. A questa convinzione partecipo, nel mio piccolo, da tempo. L’orizzonte temporale di dieci anni in una società moderna, industrializzata  e globalizzata quale la nostra rappresenta un’era. Ogni era, paleozoica, mesozoica o neozoica ha avuto un suo determinato e unico ambiente, nel quale alcuni organismi sono nati, altri si sono trasformati, ed alcuni estinti.  Gli organismi che hanno preteso di vivere la nuova era con le regole del passato, non hanno visto la nuova l’alba. Lo stesso destino hanno avuto anche coloro i quali, con lungimiranza evolutiva, sarebbero stati in grado di vivere secondo le regole dell’era successiva, ma inadatti al presente. Ogni ambiente detta le proprie regole, ed in base a quelle si gioca la lotta per la sopravvivenza. L’orologio della vita vuole puntualità, ne ritardi ne anticipi. Per quanto un ambiente potesse essere peggiore del precedente, con l’aria irrespirabile a causa dei gas, la terra sconvolta da terremoti ed eruzioni o i mari flagellati da tempeste, gli organismi hanno dovuto imparare a respirare quell’aria, muoversi su quelle terre e difendersi da quel mare. Attualmente stiamo vivendo un’era nella quale l’ambiente economico, finanziario e sociale ha le sue precise regole, che non sono ne quelle precedenti al 2009, ne quelle del mondo fra dieci anni. La teoria di evolutiva di Darwin è attuale e ci indica la via da seguire. Valutare questo come un momento di transizione neutro, quasi una frattura spazio-temporale, che si può attraversare

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