I due amici

I due amici

E’ da stamani che ho un pensiero in testa, ma vorrei condividerlo con altri. La questione riguarda il rapporto di amicizia fra due persone, un rapporto lungo una vita che nonostante anche alcune avversità e spunti per  poter essere interrotto non ha mai avuto tentennamenti, neanche temporanei. Il primo dei due amici, Carlo, non ha proprio quel che si dice un bel carattere, non è per niente affabile ne accomodante. Diciamo che Carlo  ha una certa capacità di attirarsi antipatie. Per l’amor di Dio niente di drammatico, ma il suo dire sempre e comunque quello che ha in testa, anche quando ha in testa delle castronerie, negli anni gli ha creato più di un’antipatia. L’altro amico, Michele, è l’esatto contrario, lui sorride a tutti e per tutti ha una parola di attenzione, tutti gli riconoscono un’affabilità fuori dal normale. Ad essere  sinceri, certe volte più che di affabilità si tratta di capacità di raccontare ad ognuno quello che vuol sentirsi dire. Ama stare nel mezzo e difficilmente prende una parte. Di fatto gli vogliono tutti bene, e non potrebbe essere diversamente vista la sua innata medianità. Fra Carlo e Michele, i loro caratteri così diversi, non rappresentano un problema, si conoscono da sempre e sanno come interagire ognuno con i pregi ed i difetti dell’altro. Il problema nasce piuttosto  dai rapporti con i terzi. Infatti, Michele, l’affabile, ha rapporti con uno dei nemici di Carlo, il sincero “rompiballe”. Il rapporto è nato da poco ed è sicuramente poco importante, anzi conoscendo Michele Carlo sa che della nuova conoscenza gli importa poco e nulla, per Michele è un rapporto un po’ di cortesia

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